venerdì 16 maggio 2014

Motopasseggiate - La Panoramica Zegna

Per il mio primo giro in moto della stagione quest'anno ho scelto, dato il periodo, la Panoramica Zegna.

A partire dagli Anni 30, Ermenegildo Zegna progettò e finanziò la strada panoramica che collega Trivero ad Andrate, nel Canavese, e trasformò la montagna triverese in un armonioso giardino promuovendo la piantumazione di migliaia di abeti, rododendri e ortensie.
ll Gruppo E. Zegna ha creato l'Oasi Zegna lungo i 26 km tra Trivero e Rosazza, per continuare l'opera di valorizzazione del territorio.



La gita è un'ottima occasione per gli amanti del mototurismo per coniugare curve e spettacolo della natura.

Il torrente Sessera, affluente del Sesia.

Dal B&B si guida fino alla prima rotonda di Gozzano, dove si deve girare a destra per prendere la Cremosina (seguire cartelli stradali marroni), strada rinomata tra i motociclisti per le sue curve; si attraversano poi Borgosesia e Crevacuore per giungere a Trivero (attenti ai velox nella parte di strada tra Portula e Trivero, sia in salita che in discesa) da cui parte il tratto più "colorato".
Attenzione: a Trivero ultimo distributore prima della salita alla panoramica, il successivo sarà a fine discesa.
Da metà maggio la fioritura di azalee e rododendri è spettacolo emozionante per gli occhi e per lo spirito, insieme al panorama mozzafiato che si apre alla nostra sinistra lungo tutto il tratto fino a Bielmonte (90 minuti in moto dal B&B - andatura da fermona che si gode il panorama, sono circa 53 km): l'occhio si perde per la pianura padana, ieri si vedevano gli specchi d'acqua delle risaie vercellesi e, in fondo, le Alpi.

Questa foto che pubblico, invece, molto suggestiva, è stata scattata in una bella giornata di novembre del 2001, anche in autunno la nostra zona sa essere affascinante!

16 Novembre 2001

Tornando alla gita di ieri, sulla destra, invece, ogni tanto si apre uno spiazzo dal quale è possibile ammirare il paesaggio montuoso e il massiccio del Monte Rosa.

Il Rosa visto nel novembre 2001 da un piazzale della Panoramica Zegna, con la mia Ariel:)

Ho percorso la Panoramica ieri, ma la fioritura non era ancora, purtroppo, completa. La fioritura in panoramica dipende ovviamente da quanto freddo o caldo fa in primavera, ma è sempre in ritardo di almeno 2/3 settimane rispetto a quella del mio giardino.

Un piccolo esempio delle fioriture di rododendri.
A Trivero, presso il centro Zegna, si trova un ufficio turistico.
Vengono organizzate diverse attività:  www.oasizegna.com
Nell'Oasi è possibile fare passeggiate a piedi o in mtb.

A Bielmonte attualmente (aggiornato agosto 2014) il bar-ristorante vicino agli impianti è chiuso ma c'è un albergo-ristorante adiacente. Il mio posto preferito però è poco più avanti, quando si inizia la discesa verso Campiglia Cervo: sulla destra si sale fino ad arrivare ad un piazzale molto grande dove si trova un bar-ristorante, fanno panini, taglieri oppure anche la polenta con varie pietanze. Nelle giornate limpide si può vedere persino il Monviso (vediu fotto qua sotto fatta il 26 agosto 2014).



Per scendere e chiudere il giro: se si ha tempo si puo' proseguire verso Campiglia Cervo e poi fare una passeggiata a piedi nel parco Burcina, scendere fino ad Andorno e poi passare per Valle Mosso, altrimenti si puo' tagliare quasi subito per Valle Mosso, altro paradiso per i motociclisti :)
Il giro completo è di circa 130 km, tagliando invece subito da Bielmonte per Valle Mosso sono circa 110 km.

Per i nostri clienti a disposizione mappe e consulenza sugli itinerari :)

Per chi ha tempo di leggere, una curiosità.

Il simbolo dell'Oasi Zegna è un rarissimo coleottero dai colori iridescenti, il Carabus Olympiae.

Un giorno di mezza estate del 1854, passeggiando nei dintorni del Bocchetto Sessera, la signorina Olimpia Stella si imbattè in un minuscolo cadavere: un insetto, un coleottero dai colori iridescenti, mai visto prima.


Olimpia mostrò l'insetto a suo cugino, il famoso entomologo Eugenio Sella, il quale verificò che si trattava di una specie sconosciuta e ne iniziò la caccia la primavera successiva.
Il primo esemplare fu chiamato Carabus Olympiae Sella, in omaggio alla scopritrice.
Purtroppo negli anni successivi, oltre ai ricercatori, la zona fu attrazione anche per trafficanti di insetti che, dopo anni di catture incontrollate, resero rarissimo il Carabo
Agli inizi degli Anni 40 pero', entomologi di fama europea gettarono le basi per la tutela di questo prezioso coleottero, che oggi è protetto da una legge della Regione Piemonte.

Ho tratto parte dei testi di questo articolo da una Carta specifica dell'Oasi Zegna presa all'ufficio turistico, molto completa, con sentieri ed escursioni.


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