martedì 17 giugno 2014

Due passi nelle vigne



Lunedì 16 Giugno siamo andati a visitare alcuni vigneti delle colline novaresi, grazie alla disponibilità di Paola Conti, una delle tre sorelle titolari delle Cantine del Castello Conti di Maggiora.

Le Cantine nascono nel 1963, quando Ermanno Conti decide di seguire la passione dei suoi avi e di preservare gli antichi vigneti nelle zone circostanti Maggiora, spesso insidiati e sopraffatti dall’avanzare della vegetazione boschiva.
Il risultato è la produzione di un pregiato Boca Doc (nuovo disciplinare: uve Nebbiolo fino al 90% e Vespolina/Uva Rara dal 10 al 30%) e di un Colline Novaresi Doc (uve Nebbiolo).
Alla sua scomparsa, le tre figlie ereditano l’attività vitivinicola e il passaggio generazionale è sottolineato dalla nuova etichetta “Il rosso delle donne”.




Abbiamo conosciuto Paola alla manifestazione “Menta e Rosmarino” a Miasino a inizio giugno e ci è apparsa subito chiara la grande passione che la anima nei confronti dei suoi vigneti, ma quando ci ha portati a visitarli e ha iniziato a fornirci qualche spiegazione è proprio emerso il grande AMORE per la terra, per le vigne, per il lavoro faticoso di recupero, conservazione, esaltazione di quelle tecniche uniche che arrivano poi a produrre il Boca Doc.

Il primo vigneto che abbiamo esplorato è quello situato in zona “Cappelle”.
Abbiamo potuto ammirare una tipologia di coltivazione che, personalmente, non avevo mai visto prima, detta “alla maggiorina”, tipica dell’Alto Piemonte.



Curiosità: perfino l’architetto Antonelli (sì, quello della Mole Antonelliana), che era di Maggiora e lì vi è sepolto, ne ha perfezionato il sistema, suggerendo la campanatura dei pali.
La pianta si trova al centro di una struttura di  otto pali di legno ai quali vengono fissati i rami principali, da cui partono poi i vari tralci, che sono sostenuti dai fili che congiungono i pali stessi.
 



Ci siamo poi spostati in località “Motto” dove le vigne avevano un aspetto più “familiare”, la coltivazione a Guyot, infatti, è quella che vediamo più spesso nei campi, si tratta dei classici filari.






Paola con pazienza ci ha spiegato come va curata, potata e aiutata a svilupparsi la vite, ci ha raccontato delle incursioni dei caprioli e dei cinghiali per cui si è dovuto fare un grande lavoro di recinzione, ci ha reso partecipi delle apprensioni di chi lavora la terra e gode dei suoi frutti ma è anche in balia delle forze della natura che possono, purtroppo, a volte pregiudicare una intera annata di lavoro.

La sede delle Cantine del Castello Conti si trova a Maggiora ed è un luogo dove l’attività vitivinicola si mescola all’arte e alla cultura.


 



Infatti, il nuovo logo è stato realizzato dall’artista veneziano Oreste Sabadin che ha collaborato in svariate occasioni con le sorelle Conti, ma anche altri artisti sono stati partecipi di attività che hanno lasciato segni visibili appesi ai muri o nei locali.




Queste bottiglie di Elixir (un rosso da meditazione molto aromatico), per esempio, sono state studiate  in collaborazione con il Maestro Mauro Maulini per ornare l’albero che in ogni Natale viene allestito in cantina.

Con sapiente maestria le tre sorelle hanno saputo ammodernarsi, mantenendo pero’ traccia di tutte le tecniche di lavorazione e dei macchinari del passato.
All’arrivo, infatti, si passa per il “Corridoio del Tempo”, dove sono state conservate antiche attrezzature.





La visita si è conclusa nella sala degustazione, dove è possibile acquistare i vini e anche alcuni prodotti gastronomici.

Ringraziamo Paola per questa opportunità e per averci trasmesso tante informazioni interessanti ma soprattutto il suo Amore per le vigne e per la faticosa produzione del Boca Doc.


















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